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E' mia convinzione che l'uomo, dopo tanti secoli, rimane in parte un
essere sconosciuto. Assaltato da tutti i lati, è costretto per difesa, per
interesse, per vergogna e altri motivi a nascondere molte verità. Finge per
convenienza. Inganna per necessità. Cambia volto e sorriso ad arte secondo
i casi e i momenti. Il fesso è zero: conta il furbo! In una società
crudele e spietata la menzogna è l'arma più usata.
Per il poeta, l'arma è
la verità: la poesia. La cerca o non la cerca, la trova ovunque: è la sua
funzione. Però, più conosce l'uomo, più si accorge che il pensiero è lunatico,
che la verità non è assoluta, e nemmeno un monumento eterno. Il dubbio, vecchio
chiodo, gli resta piantato nella mente. Lo conforta, nel tempo, la speranza che
l'uomo può migliorare e crescere di statura. Crede nel futuro, il
poeta. Crede che la sua voce valichi i mari e arrivi nel cuore di tutti: un
fiume d'aquile che attraversa il mondo!
[Ignazio
Buttitta]
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